Meningioma
Meningiomi sono tumori benigni endocranici che originano dalle cellule di rivestimento dei villi aracnoidei. Essi hanno tendenza ad invadere i vasi sanguigni, ad infiltrare la dura madre e l’osso circostante. Per un successo terapeutico a lungo termine, è necessario eseguire una exeresi totale, evento non sempre possibile e che dipende dalle caratteristiche istologiche del tumore, dalla presenza o meno di un piano di clivaggio sicuro, o dall’invasione di strutture vitali. Una valutazione dei sintomi pre-operatori e la loro ripercussione sulla vita quotidiana del paziente sono fondamentali nella decisione circa il trattamento più idoneo.
Il paziente deve essere consigliato ed informato dei potenziali rischi di una exeresi totale o sub-totale della lesione , nonchè di eventuali presenze di alternative terapeutiche.
Questi tumori hanno una crescita subdola e non è raro che al momento della diagnosi, essi abbiano raggiunto dimensioni molto grandi. I meningiomi, a differenza dei tumori dell’acustico, non si presentano con sintomi uniformi poichè la loro localizzazione è molto variabile, con sintomi di volta in volta diversi a seconda della compressione o invasione delle strutture neurovascolari interessate.
Nella valutazione preoperatoria di un meningioma è fondamentale fare un bilancio fra vantaggi e svantaggi derivanti dalla rimozione del tumore stesso.
Diagnosi
Scelte terapeutiche
Attesa
* il paziente è anziano (>65aa)
* non sono presenti problemi acuti (vertigini, disturbi dell’equilibrio, nevralgie)
* il tumore non esercita pressione su strutture vascolari o nervose
La risonanza magnetica cerebrale eseguita periodicamente permette di documentare un’eventuale crescita tumorale. Solo se il tumore cresce si deciderà allora se operare o sottoporre il paziente a radioterapia.
Radioterapia
Questo trattamento può arrestare per un certo periodo la crescita del tumore ma non lo fa scomparire. La radioterapia trova indicazioni nei tumori piccoli che interessano particolari distretti come il seno cavernoso (luogo di convergenza di vasi e nervi importanti) o nei casi in cui si vuole bloccare la crescita di un piccolo residuo tumorale. La rimozione chirurgica di un tumore irradiato che continua a crescere può essere più complessa di un tumore non irradiato.
Trattamento chirurgico
Sintomi
Classificazione dei meningiomi della fossa posteriore
- meningiomi della faccia posteriore della rocca petrosa
– meningiomi situati posteriormente al condotto uditivo interno, (CUI) – CLASSE P
– meningiomi situati posteriormente al condotto uditivo interno, (CUI) – CLASSE P
– meningiomi centrati sul condotto uditivo interno (CUI) – CLASSE M– meningiomi anteriori al condotto uditivo interno (CUI) – CLASSE A
– grossi meningiomi: CLASSI A+M, M+P, A+M+P
- meningiomi petroclivali con o senza estensione sopratentoriale
- meningiomi en plaque con invasione dell’osso temporale
- meningiomi del forame giugulare
Meningiomi della faccia posteriore della rocca petrosa
Meningiomi posteriori al CUI - CLASSE P
Meningiomi centrati sul CUI - CLASSE M
Meningiomi anteriori al CUI - CLASSE A
- Via subtemporale transapicale: in questa via, l’incisione è pre auricolare con estensione in sede temporale. La craniotomia è generalmente più ampia rispetto alla classica via della fossa cranica media. Questo approccio, una volta rimosso l’osso anteriormente al condotto uditivo interno, permette l’accesso alla zona di impianto del meningioma. Per evitare compressioni prolungate ed eccessive del lobo temporale, questa via viene riservata ai piccoli meningiomi.
- Via retrolabirintica – Subtemporale transapicale: è una estensione della via precedente che viene associata ad una via retrolabirintica. Il blocco labirintico posteriore viene scheletrizzato dopo una mastoidectomia. L’apertura della dura della fossa cranica posteriore permette di aggiungere alla via della fossa cranica media un controllo del polo inferiore del tumore e del pacchetto acustico-facciale, nonché dei vasi confinanti.
Grossi Meningiomi della faccia posteriore della rocca petrosa
Meningiomi petroclivali con o senza estensione sopratentoriale
Meningiomi en plaque con invasione dell'osso temporale
Meningiomi del forame giugulare
Conclusioni
Non esiste un intervento unico per trattare le diverse localizzazione di un meningioma della fossa posteriore. Il chirurgo deve di volta in volta decidere per il trattamento più idoneo.Questo presuppone una grande esperienza chirurgica ed una conoscenza perfetta delle varie vie d’approccio a nostra disposizione