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LAVAGGI NASALI: UN’ABITUDINE DA IMPARARE

Scritto da OtoRinoLaringoiatri

Nella millenaria pratica Yoga una corretta respirazione è fondamentale per bilanciare i due canali positivo (Pingala nadi) e negativo (Ida nadi) che si aprono rispettivamente nella narice destra ed in quella sinistra. Attraverso questi due canali fluisce il Prana cioè l’energia vitale. Pertanto le irrigazioni per ottenere una buona pulizia del naso sono presupposto di ogni esercizio di rilassamento e coloro che si avvicinano a questa pratica affermano di avvertire un miglioramento del senso del gusto e dell’olfatto…

In tempi più recenti, grazie alla conoscenza della fisiologia e della patologia del naso e dei seni paranasali, si è riscoperta l’importanza di effettuare lavaggi nasali: per il benessere, per la prevenzione, per la cura delle prime vie respiratorie, la cui salute migliora la qualità di vita e preserva i bronchi e la funzione polmonare da patologie discendenti.

Come si ammalano le vie respiratorie?

Il naso e i seni paranasali ad esso collegati sono rivestiti da una mucosa dotata di ciglia il cui movimento, simile a quello di un campo di spighe mosse dal vento, fa scorrere il muco prodotto da apposite ghiandole sieromucose verso la gola e le vie digestive per essere eliminato. Nel muco, che è leggermente vischioso, rimangono intrappolate tutte le sostanze corpuscolate che vi sono nell’aria e che possono essere dannose, fra queste i batteri, gli allergeni, le polveri.

In corso di infiammazione il muco diventa più denso e le ciglia riducono la loro capacità di muoversi in maniera coordinata: questo accade per esempio per un’infezione virale come il  raffreddore comune o per una crisi allergica o per irritazione cronica da ambiente inquinato. Allora il trasporto mucociliare viene meno e le secrezioni nasali ristagnano nel naso e nelle vie respiratorie favorendo l’insediamento e la crescita di batteri patogeni.

Se le difese immunitarie locali non sono in grado di farlo, una eventuale la terapia antibiotica iniziata in questo momento è in grado di debellare l’infezione e ristabilire il benessere, ma i batteri hanno sviluppato nel corso dei decenni sistemi di resistenza agli antibiotici e tra questi, la capacità di costruire una barriera chimica tridimensionale detta biofilm.

Il biofilm è una barriera polimerica inaccessibile agli antibiotici, che, non potendo così raggiungere le colonie batteriche, non sono in grado di curare la malattia che a sua volta diventa cronica.

Perchè usare i lavaggi nasali?

  • Perchè hanno un effetto meccanico di pulizia della mucosa nasale da cui rimuovono le impurità dell’aria, gli allergeni, i batteri e virus. In corso di infiammazione l’effetto meccanico di rimozione del muco favorisce ed accelera la guarigione dei processi infiammatori.
  • Perchè hanno un effetto chimico efficace sul biofilm. Le soluzioni saline ipertoniche sottraggono acqua al biofilm, ne provocano l’indebolimento e la rottura della struttura, facilitandone la rimozione meccanica.
  • Perchè stimolano il trasporto muco-ciliare, così che la grande quantità di muco prodotta quotidianamente dalla mucosa del naso e dei seni paranasali (circa ½ litro al giorno quando il naso funziona normalmente) venga efficacemente convogliata verso la gola.

Allora quando?

  •  Clima secco
  •       Rinite in gravidanza
  •       Raffreddore comune
  •       Rinite allergica
  •       Rinite cronica e crostosa
  •       Rinosinusite acuta, subacuta e cronica
  •       Poliposi nasale
  •       Esiti di interventi sul naso e sui seni paranasali
  •       Russamento con ostruzione nasale
  •       Presenza di muco tra naso e gola
  •       Soggetti esposti a sostanze irritanti o aria condizionata

Quale soluzione?

  • Le soluzioni saline utilizzate per i lavaggi nasali possono essere:isotoniche come la soluzione fisiologica che ha un contenuto di sale di circa 9 grammi/litro ed ha la stessa salinità dei liquidi dell’organismo
  • ipertoniche a contenuto di sale superiore a 9 grammi per litro. L’acqua di mare ha una salinità media di 35-36 grammi per litro con variazioni, a seconda dei mari, da 30 a 38 grammi per litro.

Le soluzioni saline più efficaci sono quelle ipertoniche con concentrazioni di cloruro di sodio (sale da cucina) comprese tra i 20 ed i 30 grammi per litro, meglio se tamponate con piccole quantità di bicarbonato di sodio che aumentando il pH le rendono più gradevoli ed ancora più efficaci. Se volete, è possibile aggiungere anche qualche goccia di aloe.

Come si fanno i lavaggi?

COME FARE L'IRRIGAZIONE CON GLI APPARECCHI MECCANICI

Riempire il serbatoio  dell’apparecchio con 250 ml di soluzione salina tenete l’apparecchio verticale e piegate la testa in avanti (circa 45°). Tenete la bocca aperta e respirate attraverso questa, appoggiate ad una narice l’apparecchio e premete il pulsante. La soluzione uscirà dalla narice opposta senza scendere in gola.

IL LAVAGGIO CON UNA PERA IN SILICONE

Tenere la testa inclinata in avanti (circa 45°) e respirare dalla bocca. Appoggiare il puntale della pera ad una narice ed iniziare l’irrigazione con dolcezza: l’acqua uscirà dalla narice opposta, che deve essere lasciata libera, senza scendere in gola. Ripetere la stessa operazione dal lato opposto. Negli adulti usare almeno 250 cc di soluzione per lato.