Operazione Turbinanti con Laser
Cos'è il Laser
Dall'ostruzione respiratoria ai polipi
Come agisce il raggio Laser
Diverse utilizzazioni del Laser in medicina
Il LASER è utilizzato in medicina da oltre 20 anni ed è soprattutto in oftalmologia che presenta le applicazioni più interessanti. Attualmente LASER YAG e ad ARGON sono utilizzati per evitare i distacchi di retina e per distruggere la proliferazione anomala di piccoli vasi retinici che possono portare alla cecità. Più recentemente il Laser ad occimeri è utilizzato per scolpire la cornea e correggere la miopia. Permette inoltre il trattamento di patologie ginecologiche (lesioni del collo dell’utero), digerenti (piccoli polipi gastrointestinali) e cutanee (in dermatologia e chirurgia estetica).
Laser a CO2 e il Laser a diodi in Otorinolaringoiatria
Il trattamento di numerose patologie ORL con il Laser a CO2 e con il LASER A DIODI risponde a questa evoluzione e alle richieste dei pazienti spesso preoccupati all’idea di un intervento chirurgico e dell’anestesia generale ad esso associata.
TERAPIA
Intervento chirurgico: è la soluzione elettiva e non esistono soluzioni alternative
Astensione terapeutica: in questo caso i disturbi respiratori persistono nel tempo e la presenza di roncopatia e apnee notturne possono essere causa di complicanze cardiache e respiratorie e comunque non consentire un sufficiente riposo notturno. La deviazione del setto non trattata può favorire episodi di sinusite acuta ed evolvere verso una sinusite cronica
L’intervento viene generalmente eseguito in anestesia generale ed in alcuni casi è possibile eseguire l’intervento con tecniche endoscopiche.
Il laser può essere utilizzato con successo quando vi siano deviazioni esclusivamente cartilaginee. Le varie opzioni verranno discusse di volta in volta con il paziente tenendo anche in considerazione le sue condizioni generali, l’età, le eventuali controindicazioni all’anestesia.
Nella tecnica tradizionale si effettua una incisione all’interno del naso per esporre la cartilagine e l’osso deviati che vengono rimodellati o asportati fino ad ottenere un setto ben allineato. Si sutura quindi la ferita chirurgica ed il setto viene mantenuto nella sua nuova posizione da due lamine di silicone che vengono mantenute in sede per 7-10 giorni. Generalmente non è necessario alcun tamponamento, ma nei rari casi di sanguinamento, si utilizza un tampone spugnoso che non aderisce alla mucosa nasale e che sarà tolto dopo circa 2 giorni con poco disagio per il paziente. Alla settoplastica, nei casi necessari, si può associare il trattamento della ipertrofia dei turbinati(*) con strumenti specifici (coagulazione bipolare, laser, bisturi armonico, radiofrequenza, ecc.), la plastica della concha bullosa(*) o del turbinato paradosso (*).
Il decorso post-operatorio non è di norma doloroso. Potrà essere presente un lieve gonfiore della regione della columella (la parte inferiore del naso) e del labbro superiore con dolore alla palpazione ma non ci saranno ematomi visibili sulla superficie esterna del viso. Dopo 7 giorni dall’intervento, il silicone viene rimosso, le secrezioni aspirate e si esegue una medicazione con pomate antibiotiche. Per qualche settimana il naso operato produrrà muco molto denso e potranno formarsi croste nasali, da rimuovere se producessero ostruzione respiratoria.
Di solito il paziente può riprendere attività lavorative leggere o di ufficio nel giro di 4-5 giorni dopo l’intervento mentre, soprattutto se il paziente è esposto a fumi, vapori, polvere, dovranno passare almeno 15 giorni prima di ritornare al lavoro. Il ritorno ad una funzione nasale normale richiede di solito 3-4 settimane