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TI VACCINI CONTRO L’INFLUENZA?

Scritto da OtoRinoLaringoiatri Associati – Dott. F. Mancini, Dott.ssa M. Sacchi

NOI CI VACCINIAMO CONTRO L'INFLUENZA E TU? VACCINARSI È PROTEGGERE SE STESSI E GLI ALTRI!!

LE BUONE RAGIONI PER FARLO…. 

E’ già iniziata l’epidemia influenzale e la settimana scorsa ne soffrivano già quasi 120.000 persone, colpite soprattutto in Piemonte e Calabria. L’influenza non deve essere sottovalutata perchè ogni anno è responsabile nel mondo di 3-5 milioni di casi gravi e di circa mezzo milione di decessi. Solo in Europa è stata responsabile di almeno 70.000 morti ogni anno e non se ne deve dimenticare anche l’impatto economico calcolato in più di 50 milioni di eruo l’anno per milione di persone, tra giornate lavorative perse, spese mediche e ricoveri ospedalieri. Nell’ultima epidemia in Italia si è raggiunto il picco epidemico più alto degli ultimi 15 anni con 160 decessi di cui due donne in gravidanza e 744 casi gravi.
Questi dati si riferiscono alle epidemie di influenza e non considerano le pandemie più gravi e pericolose come la Spagnola, l’Asiatica, la Hong Kong, la Russa ed ultima l’Influenza A del 2009-2010) 

Le categorie maggiormente a rischio nelle epidemie influenzali sono gli ultra 65enni (tra il 70 ed il 90% dei decessi appartengono a questo gruppo di età), i bambini tra 6 mesi e 5 anni e le donne in gravidanza (che hanno rischio di malformnazioni fetali e di influenza più grave nei loro bambini appena nati). Il rischio di complicanze dall’influenza cresce per coloro che soffrono di malattie concomitanti come diabete o malattie cardiovascolari e respiratorie (asma e Malattia polmonare ostruttiva cronica). Possono sottoporsi e dovrebbero farlo, anche i pazienti in trattamento chemioterapico per tumore (secondo modalità che l’oncologo o ilmedico di famiglia potranno spiegarvi in dettaglio)
Considerate, ad esempio, che il diabetico con l’influenza ha un rischio da 3 a 6 volte maggiore di andare incontro a complicanze dell’influenza e di morire

Tutti dovrebbero vaccinarsi e per primi gli operatori sanitari obiettivo primo dei virus e veicolo dell’infezione se non vaccinati. Secondo il Ministero della Sanità l’obiettivo è quello di raggiungere almeno il 75% della popolazione vaccinata. Oggi purtroppo ne siamo lontani e solo il 15-16% della popolazione sana si vaccina mentre sopra i 65 anni la percentuale è più alta, intorno al 50% ma ancora troppo bassa rispetto alle medie degli altri paesi.

NESSUNO DOVREBBE MORIRE PER UNA MALATTIA CHE PUÒ ESSERE PREVENUTA CON LA VACCINAZIONE !!!

QUALE VACCINO?

Il vaccino quadrivalente è consigliato dalla OMS tra i 6 mesi e 70 anni mentre oltre quest’età si consiglia il vaccino trivalente coadiuvato

QUAL’È LA DIFFERENZA?

I virus dell’influenza causa di epidemie e pandemie sono il TIPO A ed il TIPO B indentificati ulteriormente in vari sottotipi. Le varie epidemie influnenzali degli ultimi anni hanno visto la prevalenza di uno dei due tipi in modo imprevedibile  ma entrambi sono stati presenti. Nel vaccino quadrivalente sono presenti due sottotipi del virus A e i due sottotipi del virus B che possono essere responsabili dell’epidemia. Nel vaccino trivalente è invece presente un solo sottotipo del virus B e questo garantisce una copertura meno efficace.

COME FACCIAMO A SAPERE QUALI VACCINI SARANNO EFFICACI?

L’epidemia di influenza nei due emisferi si manifesta prevalentemente d’inverno e solo nelle regioni equatoriali può colpire in tutte le stagioni. La differenza di stagione tra i due emisferi ci permette di sapere quali ceppi virali saranno responsabili della prossima epidemia e ci permette di preparare i vaccini più adatti. Nonostante questo è possibile che i virus durante l’epidemia possano modificarsi leggermente ma i vaccini ci garantiscono comunque una migliore risposta anticorpale anche in questi casi.

IL VACCINO È PERICOLOSO?

NO!!! Non sono riportati in letteratura casi di correlazione diretta tra vaccino antinfluenzale e morte. Ci possono essere reazioni avverse locali e generali in percentuali molto basse e scarsamente gravi. NON CREDETE ALLE FAKE NEWS,  fidatevi dei dati ufficiali emessi da organizzazioni mondiali indipendenti e dei sistemi di vigilanza messi in atto dai diversi governi a livello mondiale.