COME TRATTARE I PAZIENTI COVID-19 A CASA?
Scritto da OtoRinoLaringoiatri Associati – Dott. F. Mancini, Dott.ssa M. Sacchi
Tratto da:
A RECURRENT QUESTION FROM A PRIMARY CARE PHYSICIAN: HOW SHOULD I TREAT MY COVID-19 PATIENTS AT HOME?
PERICO, F. SUTER, G. REMUZZI* CLIN MED INVEST, 2020 VOL 5: P. 1-8
In questo recente articolo pubblicato con il Prof. Remuzzi et. al. si tenta di dare risposta ad una domanda che assilla i medici non ospedalieri quando di fronte ad un paziente positivo al SARS-CoV-2: come trattarlo quando non presenta sintomatologia che richieda il ricovero? Ci sembra particolarmente interessante per districarsi nella pratica quotidiana.
L’infezione da SARS-CoV-2 può determinare una ampia gamma di manifestazioni cliniche: infezione asintomatica, malattia lieve delle prima vie aeree fino a polmonite virale grave con il rischio di morte.
Numerosi sono gli studi di ricerca sui farmaci da utilizzare per i pazienti ricoverati, ma non meno importanti devono essere gli sforzi per definire una terapia efficace da somministrare a casa ai pazienti con sintomi lievi ed all’esordio della malattia il più precocemente possibile e comunque entro i primi 5 giorni di infezione, affinché si possa contrastarne l’evoluzione e scongiurare il ricovero ospedaliero.
L’importanza di questa strategia si basa su due motivi fondamentali:
- la precocità della cura consente di abbattere il rischio di evoluzione infausta,
- si riduce la pressione sugli ospedali evitando il dilemma a tratti ventilato di scegliere chi ricoverare.
Il COVID-19 determina un importante processo infiammatorio generale, che comporta la comparsa di febbre, dolori muscolari e articolari. Si raccomanda pertanto l’utilizzo di antinfiammatori come
- nimesulide (200 mg al giorno a stomaco pieno per un massimo di 15 giorni) oppure
- celecoxib (400 mg come prima dose poi 200 mg 2 volte al giorno fino a risoluzione dei sintomi) oppure
- desametasone (16 mg per 3 giorni, poi 8 mg per 3 giorni, infine 4 mg per 3 giorni)
Il quadro infiammatorio generalizzato, caratteristico del COVID-19, promuove alterazioni dei processi di coagulazione e del sistema fibrinolitico, che sono alla base della evoluzione più drammatica della malattia. Inoltre, frequentemente il paziente, pur con sintomi lievi, è particolarmente debilitato e richiede allettamento per tempi prolungati con aumento del rischio di fenomeni tromboembolici. Si raccomanda pertanto la somministrazione profilattica di
- enoxieparina (4000 U al giorno per 6-14 giorni)
Nella fase precoce della malattia, l’interessamento polmonare si manifesta con una riduzione della saturazione di ossigeno del sangue valutata con il pulsiossimetro. I valori di attenzione sono saturazione inferiore a 92% e una frequenza respiratoria superiore a 14 atti al minuto. Un semplice test per valutare una iniziale disfunzione polmonare è il Quick Walking Test (camminata veloce per 20-30 metri): se la saturazione scende più del 5% vi è compromissione della funzione polmonare.
In questi casi si raccomanda di iniziare con
- ossigenoterapia (8-10 litri al minuto fino al raggiungimento di una saturazione superiore al 92%, poi ridurre a 4-5 litri al minuto fino a 2,5-3 litri al minuto) controllando la saturazione ogni 30 min.
Quando si sospettano sovrapposizioni batteriche bisogna prendere in considerazione la terapia antibiotica:
- azitromicina, consigliata per gli effetti antinfiammatori che si uniscono a quelli batteriostatici. Qualche preoccupazione destano i possibili effetti sulla conduzione cardiaca
- levofloxacina (500 mg al giorno per 7 giorni)
In sintesi
CLASSE | PRINCIPIO ATTIVO | DOSAGGIO | DURATA |
Antinfiammatori | nimesulide | 200 mg al giorno | fino a 15 giorni |
celecoxib | 600 mg il primo giorno poi 200 mg al giorno | fino a 15 giorni | |
desometasone | 16 mg | per 10 giorni scalando ogni 3 giorni | |
Profilassi tromboembolica | enoxieparina | 4000 U al giorno | 6-14 giorni |
Ossigenoterapia |
| 10 – 2,5 litri/min al giorno | fino a saturazione > 92% |
Antibiotici | azitromicina | 1 al giorno | per 6 giorni |
levofloxacina | 500 mg | per 7 giorni |
Qualsiasi indicazione terapeutica contenuta nell’estratto di questo articolo deve essere sempre confrontata e valutata con il proprio medico di famiglia
Il Prof. Remuzzi è attualmente il Direttore dell’Istituto Farmacologico Mario Negri. Per saperne di più consultate il sito , (https://www.marionegri.it/personale/giuseppe-remuzzi)